Con la sent. n. 12845/2020, la Prima Sezione della Cassazione è tornata ad occuparsi del tema dell’irretroattività della legge penale sfavorevole rispetto ad autori di reati sessuali per l’accesso alle misure alternative: tale questione, già trattata in precedenza e risolta negativamente dalla Cassazione, viene oggi rivalutata, alla luce del novum della Corte costituzionale, sancito con sent. n. 32/2020.