Con ordinanza del 2 ottobre 2020, depositata in cancelleria il 7 ottobre 2020, il Tribunale di sorveglianza di Roma ha affrontato il tema della tutela del diritto alla sessualità in carcere, specie per i detenuti in regime di 41-bis ord. penit.; trattasi di una sessualità, già di per sé negata, che ha che fare esclusivamente con la sfera intima ed individuale, del godimento dalla visione e lettura di riviste pornografiche all’interno della propria cella. Secondo il Collegio, la consultazione anche di letture pornografiche rientra nella libertà dell’individuo e nel mantenimento del benessere psico-fisico del detenuto.