Di seguito l’articolo del Prof. Scognamiglio, pubblicato su Il Corriere Giuridico n. 5/2020, Ipsoa, Milano.

La pandemia Covid-19 si è abbattuta come un maglio su un’infinità di relazioni contrattuali, sconvolgendone l’assetto e prospettando problemi di grande rilievo, resi ancora più complessi dall’esigenza di considerare sia l’aspetto microeconomico, della singola relazione contrattuale, sia quello macroeconomico (della ricaduta sulla complessiva funzionalità del sistema della soluzione che si voglia adottare). Essi riguardano, in particolare, le tecniche (da affidarsi all’intervento innovativo del legislatore oppure all’interpretazione, da parte del giudice, di istituti già presenti nell’ordinamento giuridico) per mezzo delle quali offrire risposta all’esigenza di conservazione dell’operazione economica realizzata con il contratto, ove la conservazione possa dirsi un risultato auspicabile, ovvero attraverso le quali ripartire tra i contraenti il costo dell’irrealizzabilità dell’assetto d’interessi prefigurato in contratto.

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