Di seguito l’articolo del Prof. Bonzano, pubblicato su Diritto Penale e Processo n. 11/2020, Ipsoa, Milano.

A vent’anni dalla costituzionalizzazione del giusto processo, la tenuta del sistema passa per l’intangibilità almeno di pochi valori assoluti. Eppure anche questi finiscono, con sempre maggiore frequenza, con l’essere impropriamente bilanciati a vantaggio di un efficientismo (spesso legato alle eterogenee matrici di una costante condizione emergenziale) che potrebbe essere meglio perseguito, e magari anche attuato, per altra via: forse, per il rito penale è ormai improcrastinabile una rivisitazione ampia, meditata e condivisa, naturalmente imperniata sui princìpi cardine del processo accusatorio, ove le garanzie costituiscono un valore da preservare e non un ostacolo da aggirare.

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