A seguito di alcuni provvedimenti della magistratura di sorveglianza, in relazione alla misura della detenzione domiciliare c.d. “in deroga” ex artt. 147, co. 1 n. 2) c.p. e 47-ter, co. 1-ter ord. penit., per autori di reati di cui all’art. 4-bis, o, in regime di 41-bis ord. penit., il legislatore è intervenuto con due decreti legge (nn. 28 del 30 aprile, e, 29 del 10 maggio 2020). Obiettivo del Governo è quello di rendere più complesso l’iter istruttorio di valutazione dei requisiti applicativi, con acquisizione di informative obbligatorie della DDA e DNA, anche in funzione della revoca della misura in corso. A distanza di pochi giorni, si è già registrata, perciò, una prima applicazione da parte dell’Ufficio di Sorveglianza di Siena (decreto 12 maggio 2020, n. 674).