In tema di reati contro la P.A., risponde del reato di corruzione e non del reato di traffico di influenze illecite il commercialista che, quale intermediario per conto e nell’interesse del proprio cliente, provveda a versare una somma di denaro ad alcuni militari della Guardia di Finanza, ai fini del compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio nella redazione del processo verbale di constatazione nel corso di una verifica fiscale sulla società del cliente, in corso presso lo studio del professionista (Cassazione penale, sezione VI, sentenza 6 agosto 2020, n. 23602).