A distanza di dieci anni dall’ultima, importante, riforma del Codice, avvenuta con la L. 29 luglio 2010, n. 120 recante “Disposizioni in materia di sicurezza stradale Pubblicato in GU n. 175 del 29 luglio 2010 – Suppl. Ordinario n. 171”, il legislatore interviene, con Legge 15 settembre 2020, n. 120 di conversione del D.L. n. 76/2020 recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, su un testo che più parti ritengono debba essere oggetto di una riforma organica. Anche il Capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sul provvedimento normativo in esame, ritendo che le modifiche al Codice della Strada “non risultano riconducibili alle finalità” del decreto spiegate nel preambolo, cioè “agevolare gli investimenti e la realizzazione delle infrastrutture attraverso una serie di semplificazioni procedurali”. In particolare il richiamo del Capo dello Stato si concentra sulla omogeneità del provvedimento in commento, ricordando che la Corte Costituzionale ha in più occasioni richiamato al rispetto di tale requisito.