Di seguito l’articolo del Prof. Spangher e dell’avv. Antinucci, pubblicato su Diritto Penale e Processo n. 8/2020, Ipsoa, Milano. La L. 28 febbraio 2020, n. 8, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 161, recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni”, interviene sulla c.d. riforma Orlando (D.Lgs. n. 116 del 2017) in materia di intercettazioni e contiene disposizioni relative all’entrata in vigore della riforma stessa posticipata al 1° maggio 2020, poi prorogata con D.L. n. 28 del 30 aprile 2020 a dopo il 31 agosto 2020 in ragione dell’emergenza pandemia da Covid 19. Nel delineato contesto, il legislatore ha introdotto l’inedita disciplina della c.d. pesca a strascico mediante il captatore informatico anche per reati comuni, novella che ha non poco animato i dissidi delle forze politiche e dei protagonisti della giurisdizione penale in fase di conversione in legge della c.d. riforma delle intercettazioni.
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