La Corte Costituzionale, dopo aver esaminato la questione di legittimità costituzionale sollevata il 26 maggio 2020 dal Magistrato di Sorveglianza di Spoleto in ordine all’art. 2 del D.L. 10 maggio 2020 n. 29 (nella parte in cui prevede che il Magistrato di Sorveglianza debba procedere a rivalutazione del provvedimento di ammissione alla detenzione domiciliare o di differimento della pena, per motivi connessi all’emergenza sanitaria da COVID-19), ha provvisoriamente restituito gli atti all’ufficio in virtù delle novità approvate in sede di conversione ad opera della L. n. 70 del 25 giugno 2020.
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