L’improvvisa e drammatica emergenza determinata dalla diffusione pandemica del “Coronavirus” – di natura sanitaria in primo luogo, ma purtroppo ben più ampia, essendo sotto gli occhi di tutti l’incidenza negativa, evidentemente nella prospettiva macro- e micro-economica, dei provvedimenti adottati per il contenimento del contagio – può suscitare interrogativi anche nel giurista e, più in generale, in chi si occupa di scienze morali, solo apparentemente più distante dalla vicenda, rispetto all’operatore delle scienze naturali (a cominciare dai medici, i biologi e così via).
Di seguito l’articolo del Prof. Macario, pubblicato su I Contratti n. 2/2020, Ipsoa, Milano.