Pronunciandosi sul ricorso proposto avverso la sentenza con cui il tribunale, confermando il giudizio di responsabilità penale nei confronti di un imputato per il reato di diffamazione aggravata, la Corte di Cassazione (sentenza 5 gennaio 2021, n. 147) – nel disattendere la tesi difensiva secondo cui il reato erroneamente era stato ritenuto sussistente, avendo egli mosso solo contestazioni tecniche all’operato dell’amministratore e risultando le frasi estranee a qualsiasi gratuita aggressione morale alla sua persona – ha diversamente ritenuto che, erroneamente, la difesa si era limitata a contestare la motivazione relativa all’interpretazione delle circostanze di fatto da cui dipende l’integrazione dei presupposti applicativi delle stesse, ritenendo che le accuse mosse sfioravano la calunniosità, certamente risultando idonee a ledere la reputazione dell’amministratore, soprattutto in quanto divulgate dinanzi alla platea dei suoi amministrati.
Call Now Button