Dal 26 febbraio 2020, anche nelle carceri si sta procedendo ad attuare una serie di misure di contenimento e prevenzione contro il rischio di diffusione del Covid-19, la pandemia in corso. Alla luce dell’emergenza sanitaria, che si somma alla situazione endemica di sovraffollamento carcerario, la magistratura di sorveglianza ha concesso il differimento della pena e la detenzione domiciliare per motivi di salute a detenuti gravemente malati, le cui condizioni potrebbero aggravarsi a causa dell’elevatissima probabilità di contagio.
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