La Corte costituzionale, con sentenza n. 192/2020, avalla l’indirizzo assunto dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, secondo cui, nel caso in cui sia contestato un reato per il quale non è consentita l’oblazione, l’imputato, qualora ritenga che il fatto possa essere diversamente qualificato in un reato che ammetta l’oblazione, ha l’onere di sollecitare il giudice alla riqualificazione del fatto e, contestualmente, a formulare istanza di oblazione.
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