Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello aveva confermato la condanna inflitta in primo grado al conducente di un’autovettura, cui era stato addebitato il reato di omicidio colposo per aver cagionato il decesso di un pedone, investito mentre attraversava la strada, la Corte di Cassazione (sentenza 19 dicembre 2019, n. 51147) – nel disattendere la tesi della difesa secondo cui i giudici di merito non avevano assolutamente valutato l’incidenza della condotta del pedone quale concausa o causa sufficiente a determinare l’evento – ha diversamente ribadito che la regola prudenziale e cautelare fondamentale che deve presiedere al comportamento del conducente, vada sintetizzata nell'”obbligo di attenzione” che questi deve tenere al fine di “avvistare” il pedone sì da potere porre in essere efficacemente gli opportuni (rectius i necessari) accorgimenti atti a prevenire il rischio di un investimento.
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